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Ripensare le tariffe, non le corse: come la fascia oraria può trasformare il trasporto pubblico

Scritto da Martina Windlin | Marketing | dicembre 03, 2025

Ripensare le tariffe, non le corse: come la fascia oraria può trasformare il trasporto pubblico

Sono le 7:08 di un grigio mattino di novembre. Ha appena iniziato a piovere. Sei su un autobus affollato, spalla a spalla, mentre le persone intorno a te cercano di respirare senza dare fastidio. Ora immagina lo stesso autobus, due ore dopo: sedili mezzi vuoti, viaggio tranquillo, atmosfera rilassata.

Questa scena si ripete ogni giorno nelle città di tutto il mondo. Le ore di punta mettono sotto pressione le infrastrutture, mentre nelle ore meno frequentate i mezzi viaggiano spesso semivuoti. Per le aziende di trasporto pubblico, questo squilibrio significa costi crescenti, risorse sottoutilizzate e un’esperienza di viaggio poco soddisfacente.

La domanda non è nuova: come gestire meglio la domanda di trasporto? Ma la risposta oggi non sta più solo nell’aggiungere corse o potenziare le infrastrutture. Grazie agli strumenti digitali, possiamo adottare un approccio più dinamico — a partire dalla tariffazione del viaggio.

« Con l’app FAIRTIQ, gli operatori possono introdurre e testare nuove strategie tariffarie in tempo reale — senza modificare l’infrastruttura esistente né interferire con le operazioni in corso. »
Felix Urban, Product Owner presso FAIRTIQ.

Il potenziale della tariffazione per fasce orarie

Il principio è semplice: offrire prezzi più bassi nei momenti di minore affluenza e mantenere tariffe standard — o più alte — nelle ore di punta.

Non è un concetto nuovo. Tuttavia, è ancora poco applicato nei contesti di trasporto pubblico locale e pendolare, a causa di vincoli tecnici, politici o operativi.

Eppure, i dati parlano chiaro e mostrano risultati incoraggianti:

  • Uno studio condotto a Stoccolma ha dimostrato che una tariffazione differenziata può migliorare sia le prestazioni del sistema sia gli indicatori economici. In uno scenario simulato, con una riduzione del 26% delle tariffe fuori orario di punta e un aumento nelle ore di punta, i viaggi fuori punta sono aumentati del 9%, il numero totale di passeggeri dell’1% e le entrate dell’1%.
  • Un’analisi condotta sulla metropolitana di Londra ha mostrato che la tariffazione nelle fasce orarie non di punta incide sul comportamento di chi viaggia, in particolare nelle ore serali. La domanda diminuiva nettamente non appena entravano in vigore le tariffe nelle ore di punta, segno che chi è più sensibile al costo sceglie di modificare l’orario di viaggio per risparmiare. L’effetto era meno visibile al mattino, quando gli impegni lasciano meno flessibilità.
  • Anche a Melbourne, uno studio del Department of Transport dello stato di Victoria ha analizzato gli sconti per chi viaggia in treno fuori orario di punta. L’obiettivo di “appiattire” il traffico per l’intera giornata è difficile da raggiungere — ma ridurre i picchi serali si conferma una strategia promettente.

Naturalmente, lo sconto in sé non basta. Il successo dipende da come l’offerta viene progettata, testata e comunicata.

Se mal gestita, rischia di generare confusione e sfiducia. Ma se chiara e coerente, può davvero innescare un cambiamento nelle abitudini e rafforzare la fiducia nel trasporto pubblico.

Un vantaggio condiviso per chi viaggia e per chi gestisce il servizio

Il trasporto pubblico dovrebbe essere efficiente, accessibile e affidabile. La tariffazione per fasce orarie può contribuire concretamente a questi obiettivi, in più modi:

  • Meno sovraffollamento: incentivando i viaggi fuori dalle ore di punta, si riduce la pressione sulla rete. Il risultato è un’esperienza di viaggio più piacevole — senza dover aumentare il numero di mezzi in circolazione.
  • Efficienza operativa: una domanda più distribuita permette una gestione migliore delle risorse, ad esempio riducendo la necessità di flotta o personale aggiuntivo temporaneo.
  • Crescita dei ricavi: offrire sconti in fasce orarie meno frequentate può attirare gruppi di persone sensibili al costo, che altrimenti rinuncerebbero a spostarsi in trasporto pubblico.
  • Più libertà per chi viaggia: chi ha orari flessibili può scegliere come e quando muoversi, in base alle proprie esigenze.

Non si tratta di penalizzare chi viaggia nelle ore di punta, ma di offrire maggiore scelta — e rendere il sistema più intelligente per chiunque.

Più flessibilità tariffaria grazie agli strumenti digitali

I modelli tradizionali di tariffazione per fasce orarie si basano spesso su smart card prepagate. Sono soluzioni familiari, ma poco flessibili: richiedono pianificazione da parte di chi viaggia e infrastrutture complesse per chi gestisce il servizio.

È qui che i sistemi mobile Pay-as-you-go (MPAYG) fanno la differenza. Con l’app FAIRTIQ, basta un semplice swipe per iniziare il viaggio: il sistema calcola in automatico la tariffa corretta e applica eventuali sconti nelle fasce orarie non di punta. Nessuna selezione manuale, nessuna conoscenza delle zone tariffarie. Solo un gesto.

Per gli operatori i vantaggi sono significativi:

  • Possibilità di aggiornare la logica tariffaria in tempo reale
  • Tempi più rapidi per il lancio e la modifica di progetti pilota
  • Dati comportamentali basati su viaggi effettivi
  • Incentivi mirati, calibrati su gruppi specifici
La combinazione tra flessibilità nella definizione delle tariffe e comodità post-pagamento offre uno strumento potente per gestire la domanda in modo più intelligente.

 

Il salto digitale della Danimarca con Rejsekort

La Danimarca è uno degli esempi più recenti di passaggio da un modello tariffario fisico a uno completamente digitale. Il sistema Rejsekort inizialmente prevedeva sconti fuori dalle ore di punta tramite smart card fisiche.

Dal 2024, questi sconti sono stati integrati anche nella versione digitale: l’app Rejsekort applica automaticamente una riduzione del 20 % nelle fasce orarie non di punta (giorni feriali dalle 11:00 alle 13:00 e dalle 18:00 alle 7:00, oltre a weekend e festivi).

Questa evoluzione rende il modello tariffario non solo più accessibile, ma anche facilmente scalabile.

Trovare il giusto equilibrio

Se l’incentivo è troppo debole, non cambia i comportamenti. Se è troppo forte o mal posizionato, rischia di spostare il sovraffollamento da un orario all’altro.

L’obiettivo non è spostare la congestione, ma distribuirla meglio.

Ed è per questo che serve sperimentare. Per trovare il giusto equilibrio, occorre testare diverse soglie, fasce orarie e segmenti di utenza, in base al contesto specifico di ogni rete.

Sperimentare senza rischi: l’approccio FAIRTIQ basato sui dati

Uno degli aspetti più efficaci della piattaforma FAIRTIQ è la possibilità di testare e ottimizzare strategie tariffarie prima di renderle pubbliche. Con l’app FTQ Lab, gli operatori possono avviare progetti pilota su gruppi chiusi di utenti, confrontando i risultati con quelli di un gruppo di controllo.

Questi esperimenti aiutano a rispondere a domande chiave in modo concreto:

  • Quanto possono essere ridotti i picchi di domanda grazie a sconti mirati?
  • Quali gruppi reagiscono di più agli incentivi sul prezzo?
  • Che impatto ha il cambiamento sulla redditività complessiva?

Questo approccio sperimentale consente agli operatori di prendere decisioni basate su dati reali — senza rischi per il sistema durante la fase di test.

 

Un esempio concreto: il consorzio tariffario svizzero A-Welle ha testato nuovi modelli di sconto digitale in scala ridotta — prima di estenderli a tutta la rete. 

« Sperimentare nuovi modelli tariffari in un ambiente controllato offre agli operatori la chiarezza necessaria prima di attuare un cambiamento su larga scala. »
Luise Rohland, CPMO & Behavioural Economist presso FAIRTIQ

Comunicazione chiara: il primo passo verso il successo

Anche la strategia tariffaria più intelligente rischia di fallire se non è accompagnata da trasparenza e fiducia. Le persone devono capire chiaramente:

  • quando si applicano le fasce orarie scontate
  • quale sconto ricevono
  • in che modo il nuovo modello porta un vantaggio concreto

Gli strumenti digitali possono supportare questo processo — con messaggi mirati in-app o percorsi di onboarding ben progettati. Ma ciò che conta davvero è la coerenza, la semplicità e la percezione di equità.

È il momento di cambiare approccio

La congestione nelle ore di punta non scomparirà da sola. Ma possiamo affrontarla in modo più intelligente. La tariffazione per fasce orarie non è una soluzione miracolosa — ma è un’opzione affidabile e sempre più accessibile, capace di ridistribuire la domanda, liberare capacità e promuovere una mobilità più equa.

Con soluzioni MPAYG come l’app FAIRTIQ, gli operatori hanno a disposizione strumenti concreti per guidare questo cambiamento: in modo responsabile, efficace e rapido.

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Parliamone insieme. Il nostro team è a disposizione.