
Ripensare l’equità tariffaria
Il trasporto pubblico dovrebbe essere semplice da capire e facile da utilizzare. Un aspetto essenziale di questa semplicità è la percezione di trasparenza ed equità nelle tariffe. Eppure, in molte regioni, le strutture tariffarie si basano ancora su sistemi a zone introdotti decenni fa: modelli ormai datati, sempre meno in linea con le aspettative dei passeggeri e con gli obiettivi di trasformazione digitale.
Con il passare del tempo, i sistemi a zone sono diventati sempre più complessi: eccezioni, offerte speciali e nuovi tipi di biglietti hanno moltiplicato le opzioni disponibili, generando confusione, soprattutto per chi viaggia di rado o si sposta in zone poco conosciute.
Per molte autorità e aziende di trasporto pubblico, la domanda non è più se modernizzare la struttura tariffaria, ma come farlo.
La tariffazione basata sulla distanza (distance-based pricing) rappresenta un cambiamento concreto: riduce la complessità, aumenta l’equità e apre nuove opportunità per aumentare l’utilizzo del trasporto pubblico, favorire l’adozione digitale e ottimizzare i ricavi, mettendo sempre al centro l’esperienza di chi viaggia.
I limiti delle tariffe a zone
Le tariffe a zone potevano avere senso in passato, ma oggi presentano numerose criticità. Le persone si trovano spesso disorientate di fronte ai confini tariffari, soprattutto chi viaggia raramente o compie spostamenti brevi che, per coincidenza, attraversano una linea di zona. In molti casi, proprio questi tragitti risultano sproporzionatamente costosi, generando frustrazione e una percezione di ingiustizia.
Stessa distanza, prezzi diversi: i confini tariffari non rispecchiano i reali modelli di mobilità.
Modificare la struttura a zone — che si tratti di semplificarla, unire le zone o eliminarle del tutto — è complesso sia dal punto di vista politico che amministrativo. Spesso servono anni di trattative per arrivare a una modifica concreta.
Allo stesso tempo, le aspettative delle persone aumentano: si cercano tariffe digitali, trasparenti e semplici da capire, senza calcoli complicati. Le mappe delle zone e le tabelle cartacee sembrano ormai strumenti superati.
Una tariffazione più semplice e trasparente
La tariffazione basata sulla distanza rappresenta un’alternativa chiara: il prezzo si calcola in base alla distanza effettivamente percorsa e non alle zone attraversate. In molte regioni, questo modello è reso possibile dalla tecnologia Mobile Pay-as-you-go (MPAYG) ed è spesso indicato come “e-fare” o tariffa Beeline.
Il principio di base è immediato:
Tariffa base + (distanza in km x prezzo per km)
È possibile aggiungere limiti massimi (fare cap) per viaggio, giorno o mese, per garantire tariffe prevedibili e accessibili.
Questo approccio elimina i “salti di prezzo” dovuti a confini artificiali e rende il pagamento più coerente con il valore reale del tragitto percorso.
Calcolare la distanza: due approcci, due prospettive
Quando si implementa un modello di tariffazione basato sulla distanza, si considerano in genere due metodi principali di calcolo, entrambi con l’obiettivo di garantire trasparenza ed equità. La differenza sta nel modo in cui i viaggi vengono misurati e nelle implicazioni tecniche.
Origin–Destination: Quando il prezzo dipende dal tragitto reale
In questo modello, la tariffa viene calcolata in base al percorso realmente effettuato. Grazie al tracciamento della posizione, ad esempio tramite GPS, il sistema considera i cambi, le deviazioni e anche i diversi mezzi di trasporto utilizzati durante lo spostamento.
Esempio 1: Una corsa breve… ma costosa
Una turista prende il tram per una sola fermata e, senza saperlo, attraversa un confine di zona. La tariffa a zone è di 3,90 €, anche se il tragitto dura solo pochi minuti.
Con una tariffazione basata sulla distanza, lo stesso tragitto costerebbe circa 2,10 € – anche se si attraversasse tutta la città.
La tariffazione basata sulla distanza mantiene i viaggi brevi accessibili
Esempio 2: La deviazione panoramica
Un passeggero sale su un autobus in una valle per raggiungere la città vicina. Le due località distano solo 5 km in linea d’aria, ma il percorso, tortuoso tra colline e paesi, si estende a 10 km. Nel modello Origin–Destination la tariffa viene calcolata sui 10 km effettivi, anche se la distanza diretta è molto più breve. Per garantire equità in questi casi, possono essere introdotti limiti giornalieri o per viaggio.
I limiti tariffari assicurano che i prezzi restino equi per chiunque
Questo modello è preciso, riflette il servizio fornito e risulta facile da comunicare quando i percorsi sono noti. Tuttavia, nei tragitti brevi con percorsi lunghi può sembrare meno equo: una comunicazione chiara e l’applicazione di limiti aiutano a mantenere fiducia e accettazione.
Beeline: la distanza “in linea d’aria”
Il modello Beeline (o “a volo d’uccello”) calcola la distanza più breve tra il punto di partenza e la destinazione, indipendentemente dal percorso effettivamente seguito. È trasparente e facile da spiegare alle persone in viaggio.
Esempio:
Due fermate distano 5 km in linea d’aria, ma il percorso effettivo segue una strada collinare lunga 10 km. Con il modello Beeline, la tariffa si basa sui 5 km, secondo la formula:
Tariffa base + (distanza in km * prezzo per km).
Questo approccio è semplice da comunicare, veloce da configurare e molto più flessibile rispetto alle tariffe a zone, soprattutto nei sistemi multi-operatore o su scala regionale. Inoltre, si adatta facilmente ai cambiamenti di rete, ad esempio l’introduzione di nuovi nodi di interscambio.
Autorità e operatori possono anche introdurre limiti giornalieri, settimanali o mensili per mantenere le tariffe eque.
Scegliere il modello più adatto
Non esiste una soluzione universale. Ciò che conta davvero è che la logica tariffaria sia percepita come equa, chiara e coerente.
In alcuni casi, un approccio ibrido può rappresentare il miglior compromesso. Ad esempio, la città di Aschaffenburg applica due tariffe parallele: una a zone per la città e una Beeline per la regione. Quando entrambe le tariffe sono applicabili, FAIRTIQ addebita automaticamente la tariffa più bassa, garantendo così semplicità ed equità. (per approfondire, consulta lo studio di caso).
Qualunque sia il modello scelto, entrambe le versioni della tariffazione basata sulla distanza segnano un passo avanti verso sistemi più digitali e orientati all’esperienza delle persone, con la tecnologia come alleata e non come ostacolo.
Gestire la transizionePassare da un sistema a zone a uno basato sulla distanza è una sfida, soprattutto nella fase di transizione. Mantenere a lungo due sistemi paralleli — quello zonale tradizionale e quello a chilometro — può sembrare una soluzione pratica, ma comporta inevitabilmente maggiore complessità, sia per chi viaggia che per le aziende di trasporto. Un approccio più sostenibile consiste nel ridurre progressivamente i prodotti tradizionali e orientare gli adeguamenti di prezzo verso il nuovo modello, favorendo così una transizione graduale e la possibilità di migliorare il sistema nel tempo. Grazie alla sua flessibilità, la tariffazione basata sulla distanza consente introduzioni graduali. Con i giusti strumenti digitali, le aziende possono testare e sperimentare localmente prima di un’adozione completa. |
Guardare avanti: la tariffazione a chilometro come leva strategica
La tariffazione a chilometro non è solo un metodo di calcolo. Rappresenta una vera e propria leva strategica che permette alle aziende di trasporto di:
- semplificare strutture tariffarie ormai superate
- aumentare la trasparenza e rafforzare la fiducia di chi viaggia
- favorire l’adozione del digitale senza grandi investimenti in hardware
- sviluppare modelli tariffari più equi, scalabili e a prova di futuro
Soluzioni come l’app FAIRTIQ permettono di progettare, testare e ottimizzare rapidamente modelli di tariffazione basata sulla distanza, senza la necessità di avviare complessi progetti infrastrutturali. Che si scelga una logica Beeline, una basata sul percorso effettivo o una via di mezzo, FAIRTIQ offre la flessibilità per costruire un modello su misura.
Vuoi scoprire come introdurre la tariffazione basata sulla distanza nella tua regione? 💡
Partecipa al nostro webinar del 23 ottobre per conoscere esperienze reali, idee pratiche e consigli per avviare un modello tutto tuo.
- Bianka Bönig, Senior Consultant presso Mobilité Consulting: perché sempre più aziende di trasporto pubblico stanno abbandonando le tariffe a zone
- Jan Kolařík, consulente e pianificatore dei trasporti per la regione di Zlín (Repubblica Ceca): implementazione di una tariffa Origin–Destination
- Kjersti Nordgård, direttrice vendite e marketing di Brakar (Norvegia): sperimentazione della tariffa Beeline e previsione degli impatti
In programma anche una tavola rotonda e una sessione di domande e risposte in diretta.
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